"Dentro ho un maremoto": Claudio Ranieri sbarca a Cagliari, tifosi in delirio. La conferenza: video
Il tecnico romano torna sulla panchina rossoblù dopo trent'anni: "I miei ricordi mi mettevano paura. Nainggolan? Non ne sappiamo nulla"
"Sono felice, sono entusiasta di poter sedere ancora una volta sulla panchina del Cagliari". Queste le prime parole di Claudio Ranieri, alla seconda avventura con i rossoblù ."Dentro di me c'era un maremoto - ha spiegato il tecnico. - Mi son detto: 'Ho un sogno dentro di me, ero un ragazzino quando arrivai a Cagliari e ho portato dentro di me il Cagliari per tutta la mia carriera anche nei momenti più bui'".
"I miei ricordi mi mettevano paura, ma perché essere egoista?"
"I miei ricordi mi mettevano paura, perché andare a rischiare di sporcarli? Ma perché essere egoista? Il figlio di Riva mi scriveva: 'Anche papà è entrato da presidente onorario, ma nessuno si dimentica di quel che ha fatto'". L'esordio ufficiale dopo la sosta invernale, il 14 gennaio in casa contro il Como.
"Nainggolan? Non ne sappiamo nulla"
Ranieri ha parlato anche delle voci di mercato che darebbero vicino l'ingaggio del centrocampista belga Radja Nainggolan, dopo la rottura con l'Anversa. "Sappiamo che ha piacere a tornare, ma di Nainggolan noi non ne sappiamo nulla, è prematuro parlare di un suo ritorno", ha detto il tecnico. "Ora è tutto prematuro, non dobbiamo sbagliare", ha precisato Ranieri. Il Cagliari visto da fuori? "Sembra una squadra che non si è ambientata. Quando scendi di categoria, diventi la squadra da battere. Se io sono qui è perché ho battuto il Cagliari con il Campania Puteolana. Ecco, quel Cagliari non aveva capito di essere in serie C, si allenavano con i colpi di tacco. E allora ho detto ai miei giocatori: mangiamoceli vivi".
"Io voglio partire dai miei attaccanti"
Il modulo? "Non ho nessun modulo di riferimento, perché i moduli li ho fatti tutti - ha scherzato Ranieri -. Io voglio partire dai miei attaccanti: penso che due così ce li hanno in pochi (Lapadula e Pavoletti, ndr). La mia idea è partire da loro, poi sta a loro confermare questa mia impressione. Mai fissato con i sistemi, bisogna capire dai giocatori come giocare". Ranieri vuole incontrare i tifosi: "Mi piacerebbe giocare magari il giovedì nei campi intorno a Cagliari: loro vengono da noi la domenica, ma anche noi dobbiamo, se possiamo, vogliamo andare da loro".
Centinaia di tifosi in delirio all'aeroporto
Claudio Ranieri era stato accolto da centinaia di tifosi del Cagliari al settore arrivi dell'aeroporto di Elmas. Un ritorno nella piazza rossoblù che lo ha consacrato come professionista in panchina poco più di trent'anni fa. Un'accoglienza con bandiere, striscioni, cori e persino con un cane vestito di rossoblù. Bagno di folla al momento dell'arrivo: ressa intorno al 71enne tecnico romano, che ha stretto mani ed è stato abbracciato da tantissimi tifosi. "Dicci che risorgeremo", gli ha urlato un tifoso (ricordando un celebre coro della Curva Nord ai tempi della serie C). Ranieri ha sorriso, forse ha rassicurato il supporter che subito l'ha ringraziato.
