F.1: Hamilton "Non penso a ritiro, voglio andare avanti con Mercedes"

"La questione budget cap? Come prendere un altro calcio" LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) - "Il mio obiettivo è continuare con la Mercedes. Sono con loro da quando avevo 13 anni, è la mia famiglia. Ci siederemo e parleremo del nuovo contratto penso nei prossimi due mesi". Lewis Hamilton si vede ancora al volante di una Freccia d'Argento. Il suo contratto scade a fine 2023, a inizio 2024 spegnerà 39 candeline ma non è ancora il momento di pensare al ritiro. "Voglio continuare a correre, amo quello che faccio - spiega in una lunga intervista alla BBC Sport - Lo faccio da 30 anni e non sento che dovrei fermarmi, anzi. Voglio fare ancora meglio. Potrei fermarmi ora e avrei molte altre cose che ho in cantiere che mi terrebbero super concentrato e super impegnato ma sono qui per il puro amore di lavorare nel team in cui mi trovo". Ma a tenere banco oggi è la questione budget cap, violata da quella Red Bull che con Verstappen gli ha soffiato il titolo mondiale nel 2021. Hamilton ci ha messo del tempo a mandare giù i fatti di Abu Dhabi, "e dopo aver seppellito tutto e guardato avanti, ecco questa storia che è come prendere un altro calcio e rivivere tutto. Quello che posso fare è tornare a sopprimere e andare avanti". Ma dopo quel finale di stagione i dubbi hanno assalito il sette volte campione del mondo. "Non sono uno che molla ma mi spezzava il cuore che l'esito di un Mondiale, per cui tante persone avevano lavorato duramente, fosse frutto della decisione sbagliata di qualcuno. Non era una questione di mancanza d'amore per quello che faccio ma ti fai delle domande se perdi un campionato a causa dei comportamenti sbagliati all'interno di chi organizza tutto. Il tempo trascorso con la mia famiglia è stata la parte migliore del mio processo di guarigione - rivela il pilota anglo-caraibico - Ho semplicemente dedicato tutto il mio tempo ai miei nipoti, costruendo pupazzi di neve ed essendo semplicemente presente con loro. Questo mi ha permesso di recuperare davvero, di riprendermi. Se non fossi stato con loro, sarei rimasto bloccato in un buco". Il pilota si è rimesso così il casco ma la sua ambizione si è scontrata con i problemi della Mercedes. "Portarla al limite è come avvicinarsi di soppiatto a un cavallo: cerchi di avvicinarti il più possibile ma fino a dove puoi spingerti prima che ti rifili un calcio in faccia? E sappiamo quanto possa fare male...Cercare di risolvere i problemi è stato estenuante. A febbraio eravamo tutti ottimisti ma quando scopri che quella dannata cosa non funziona diventa difficile. Ma siamo diventati più forti e affiatati come squadra. Quello che non ti uccide, ti fortifica e noi siamo ancora in piedi - sottolinea ancora Hamilton - Non sarà facile trasformare questa macchina in una macchina da vertice per il prossimo anno, ma penso che abbiamo una comprensione di gran lunga migliore del perché la macchina è così com'è". Pacifico il rapporto con Russell: "sta facendo un grande lavoro, non ci sono problemi fra noi e se finisse davanti a me a fine stagione non sarei dispiaciuto, non ci stiamo giocando il titolo. Se fossimo primo e secondo, sarebbe diverso". - foto LivePhotoSport - (ITALPRESS). glb/red 27-Ott-22 14:39