Lewis Hamilton alla Ferrari, i dettagli del retroscena che porterà il campione inglese alla Rossa. Wolff: “Sorpresi dalla tempistica. Ce lo ha comunicato ad un caffè”
Il blitz segreto, il ruolo di Vasseur, la mossa decisiva di John Elkann e la clausola di uscita dopo il prolungamento con la Mercedes
Due righe, come qualcuno ha detto, due sole righe, eppure sufficienti a entrare nella storia delle corse e dello sport in generale. Lewis Hamilton alla Ferrari. La notizia era nell'aria e si stava rincorrendo da ore, poi tra ieri e oggi la svolta con l'ufficialità. Il campione inglese approderà però in Ferrari a partire dal 2025 e con un ingaggio stratosferico da 50 milioni di euro l'anno.
Come detto, non subito. Lewis dovrà infatti affrontare ancora uno strano anno di limbo nella famiglia Mercedes, dalla quale ha scelto di separarsi, anche perché "era arrivato il momento": "È stata la decisione più difficile della mia vita, ma sono entusiasta di questa nuova sfida". Maranello ora lo aspetta, soprattutto dopo il superamento di tanti ostacoli che hanno fatto parte di un passaggio che sembrava non dovesse più compiersi, e invece. Già, perché Hamilton, ad agosto, aveva firmato l'ultimo prolungamento biennale con la Mercedes, ma lasciandosi una porta socchiusa con una clausola d'uscita anticipata. Che lo avesse già immaginato può essere, soprattutto in vista del fatto che la Ferrari ha da sempre il suo fascino e con ogni probabilità lo manterrà finché esisteranno le corse: ogni pilota vorrebbe correre almeno una volta nella vita per la scuderia italiana più conosciuta - e tra le più storiche e autorevoli - al mondo.
Proprio la clausola è stata la chiave per aprire la nuova vita in rosso con l'obiettivo dell'ottavo titolo, che varrebbe il sorpasso sul mito Schumacher: correrà almeno fino a 42 anni grazie a un'intesa pluriennale. Ricompensato da un ingaggio da top star (sui 40/50 milioni l'anno), e galvanizzato da un salto nell'ignoto, lui che in 17 anni di F1 ha cambiato soltanto due squadre, McLaren e Mercedes. Lo accoglierà Leclerc, con i soliti pensieri di benvenuto che si rivolgono a chi cambia residenza, ma, in fondo, un po' preoccupato per un ospite così ingombrante. Chi non lo sarebbe?
Doveva essere una trattativa super segreta, con le varie voci attorno alla mancata estensione di Carlos Sainz oltre il 2024 per depistare. Ma, come può succedere in una contrattazione così complessa che coinvolge un numero rilevante di professionisti, qualche spiffero salta sempre fuori. Cosa che ha fatto infuriare il capo della Stella, Toto Wolff, che fino a pochi giorni fa era all'oscuro dell'operazione?
"Sorpresi dalla tempistica, non dalla notizia in sé: ce l'ha comunicato ad un caffè"
Le reazioni in Mercedes non sono mancate e il Team Principal, Toto Wolff, è stato molto chiaro nell’esprimere quanto sia accaduto nelle ultime ore: “Con Lewis avevamo firmato un contratto breve. Non ci ha sorpreso l’addio, ma la tempistica sì“, ha ammesso il manager austriaco. In altre parole, anche per Wolff l’evoluzione della vicenda è stata sorprendente (fonte: Sky Sport). “Ci siamo incontrati per un caffè per parlare. Hamilton ci ha detto che avrebbe corso con la Ferrari. Rispettiamo la sua decisione di andare a Maranello. Sarà l’ultimo contratto della carriera per lui“, ha sottolineato il Team Principal della Mercedes. In merito poi ai rapporti tra i due team coinvolti, Wolff ci ha tenuto a ribadire che: “Non ho alcun problema con Frederic Vasseur (Team Principal della Rossa, ndr). È una competizione dura e noi lavoriamo per ottenere il meglio dei nostri team“.
A questo punto sarà interessante capire quale sarà la gestione sportiva delle scuderie nel Mondiale che sta per cominciare, dal momento che certi equilibri andranno a mutare inevitabilmente. Da questo punto di vista, per Vasseur e il citato Wolff non sarà semplice, dovendo stabilire - oppure no, a seconda delle scelte e delle esigenze - chi sia il primo e chi il secondo pilota.
La mossa decisiva di John Elkann e la cura dei dettagli di Vasseur
È stato con ogni probabilità John Elkann a fare la mossa decisiva per portare Hamilton in Ferrari. La sua sincera ammirazione per il sette volte campione del mondo, la sua convinzione che possa interpretare con la stessa efficacia sia la Rossa in pista sia gli altri progetti del Cavallino, a cominciare dalla collezione moda, sono stati punti fondamentali di convincimento. Vasseur si è occupato di finalizzare i dettagli dopo aver accertato l'interesse di Sir Lewis. Per il team principal si tratta comunque di un colpo a effetto notevole: i tifosi lo ringrazieranno comunque per avergli regalato Hamilton. Ma dietro c'è il desiderio di Elkann di plasmare una Scuderia secondo le sue idee. La supercoppia Lewis-Charles a livello di fascino non si discute, ma come gestirla sarà il vero rebus.
La fisionomia della Ferrari - che era stata costruita su un rapporto di rivalità controllata per massimizzare la raccolta punti nel Mondiale costruttori - cambierà parecchio. Sainz aveva infatti garantito, a partire dal '21, un importante contributo, anche se il suo impegno è stato spesso e ingiustamente sottovalutato. Nella stagione che prenderà il via il 2 marzo in Bahrain, Carlos correrà da separato in casa (come Hamilton in Mercedes): fu Sebastian Vettel ad affrontare il suo ultimo ballo in rosso, nel 2020 e nella stessa situazione, ma i ricordi non sono proprio memorabili.
Perché non anticipare subito lo scambio, allora? Per le penali da pagare in caso di rescissione? Per i segreti tecnici che ciascun pilota si porterebbe dietro? Per altri retroscena ancora non risolti? Ciò che è certo è che la notizia di Hamilton alla Ferrari ha sconvolto anche il mondo della finanza, col titolo della Rossa che non solo vola in pista, ma anche in Borsa.