Leclerc tiene a galla la Ferrari per lo sprint finale ad Abu Dhabi
Ha vinto il più forte, è vero, sempre lui, Max Verstappen. Ma dietro al Cannibale è successo di tutto

Una gara così pazza non se l’aspettava nessuno. Ha vinto il più forte, è vero, sempre lui, Max Verstappen. Ma dietro al Cannibale è successo di tutto e la McLaren, grande favorita, deve accontentarsi del terzo posto di Piastri, perché Norris viene spedito in fondo al gruppo con una penalità severissima (stop and Go e dieci secondi di sosta ai box) che lo toglie praticamente dai giochi, cedendo così il secondo posto a un eroico Leclerc, che ha dovuto correre senza acqua per un problema alla cannuccia, che non è proprio uno scherzo da affrontare in mezzo al deserto. Sainz è sesto. Max merita un discorso a parte: nove vittorie di tappa in ventitré gare, un bottino niente male considerando che per tutta la seconda parte della stagione non aveva certo la macchina più forte. Alle sue spalle fanno a gomitate per il mondiale. Con tante sorprese dietro l’angolo. La Ferrari doveva uscire da questo weekend abdicando al titolo costruttori e invece guadagna addirittura tre punti sulla McLaren. A questo punto si deciderà tutto nel prossimo appuntamento di Abu Dhabi.
Lo sprint mondiale
Adesso le Rosse sono 21 punti dietro. «Siamo lì», dice Vasseur. «Abbiamo aumentato il divario sulla Red Bull, è stata una giornata positiva. Sulla carta Abu Dhabi è un po’ meglio per noi, e con Max che è tornato a correre forte, sono in tanti che puntano a vincere e non si può mai sapere come potrebbe finire. Diciamo che tutti i giochi sono aperti, questo sì». Bè, non tanto aperti, come chiosa sorridendo il team principal del Cavallino. Così, per chiarire: se la Ferrari facesse doppietta, che sarebbe già un risultato non dico insperato ma certamente molto difficile da ottenere, e mettesse nel carniere anche il punto in più del giro veloce, non basterebbe a conquistare il mondiale costruttori se la McLaren arrivasse terza e quarta. A rendere ancora più difficili i giochi, c’è il fatto che la Ferrari su quella pista non ha mai vinto.
Una gara lotteria
Poi potrebbe capitare un’altra gara folle come questa e qualsiasi calcolo e/o previsione che facciamo oggi lasciano il tempo che trovano. Tre Safety Car, incidenti sparsi, Sainz e Hamilton che bucano le gomme e penalità pesanti. E’ successo di tutto in Qatar. Alla fine s’è salvata la Ferrari. Che questa non fosse una pista molto adatta alle Rosse era cosa risaputa, nonostante le dichiarazioni d’intenti di Vasseur che lasciavano speranze e promesse difficili da mantenere in realtà. Per di più sulle sedici curve del Lusail (10 a destra e 6 a sinistra) il problema più serio è quello della gestione gomme, dove non eccelle di sicuro la scuderia di Maranello. Fra l’altro proprio perché consapevoli di questo limite, Sainz e Leclerc sono partiti senza spingere sull’acceleratore, in obbedienza agli ordini impartiti dal box, regalando subito molti secondi alle due McLaren e a Verstappen.
La lotteria dei pit stop e delle Safety Car hanno rimescolato ancora di più le carte, oltre forse all’errore commesso al box della Ferrari, che hanno scelto di correre l’ultima parte del Gran Premio con le gomme bianche al posto delle gialle, che avevano invece dimostrato di performare molto meglio su questo tracciato. Ma alla fine, la svolta decisiva l’ha impressa la direzione gara affibbiando uno Stop&Go e dieci secondi di penalità a Norris per non avere rispettato la bandiera gialla, una mazzata apparentemente sproporzionata per quanto accaduto (ma in linea con tutti i precedenti), che ha precipitato il pilota della McLaren in fondo al gruppo. Norris è risalito fino alla decima posizione, inanellando un giro veloce dietro l’altro. Verstappen se n’è andato via in solitaria. Ma chi ringrazia più di tutti è la Ferrari, che incassa un inaspettato secondo posto con un eroico Leclerc e tiene aperto un mondiale costruttori che oggi sembrava destinato a chiudere i battenti in favore del team di Woking. Bé, vuol dire che ad Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione, almeno ci sarà da divertirsi.