E' russo, non può tornare in F1: l'Alta Corte di Londra esclude ancora Mazepin
Il pilota era stato licenziato dalla Haas il 5 marzo 2022 in seguito all'invasione dell'Ucraina. Il tribunale: "Sanzioni legittime non potrà fare ritorno nel Regno Unito"

Dalle piste automobilistiche di Formula Uno ai tribunali. La carriera del pilota russo Nikita Mazepin si è interrotta con l'esclusione dal Circus dopo l'invasione militare della Russia in Ucraina. Il 5 marzo 2022 la scuderia Haas aveva licenziato il pilota e rescisso il contratto di sponsorizzazione con la Uralkali, azienda di proprietà del padre di Nikita, Dmitry Mazepin. Da allora il driver ha cercato di tornare a correre in F1 contestando la "natura politica" della sua esclusione. Poi ha intrapreso un'azione legale contro il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, nel tentativo di ottenere la revoca delle sanzioni.
Mazepin non potrà tornare in F1
Ma Mazepin non potrà tornare a correre in Formula Uno, almeno nell'immediato futuro. Nonostante la sentenza a suo favore emessa ad inizio anno dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (potrà gareggiare ma sotto bandiera neutra), l'Alta Corte di Londra ha stabilito la legittimità delle sanzioni imposte dal governo britannico a carico della famiglia di Mazepin, figlio di un noto oligarca russo, proprietario di una potente società chimica.
Non può trattare con le scuderie inglesi
Il pilota 24enne Mazepin non potrà fare ritorno nel Regno Unito per avviare i negoziati con le scuderie britanniche. Dal 2022 il russo ha ha partecipato ad alcune prove di rally, vincendo nella categoria T3 del Silk Way Rally, in Russia. Inoltre, con il 99 Racing, team di cui è proprietario, ha preso parte anche alle Asian Le Mans Series, in cui ha chiuso al quarto posto (con due pole e due podi). Ma la battaglia legale non è ancora finita: Mazepin dovrà ora attendere l'esito di un altro processo, in programma il 19 luglio.