"E' prigioniera da 10 anni": le dure parole di Eddie Jordan su Corinna Schumacher
Il manager irlandese che ha fatto esordire "Schumi" in F1 dice: "Tutti vorrebbero parlarle di Michael, mentre lei non ha bisogno di ricordarselo ogni minuto"


Una strenua difesa della privacy sulle condizioni di Michael Schumacher. Dal terribile incidente di sci sulle Alpi francesi del campionissimo Ferrari, datato 29 dicembre 2013, "Frau Corinna" e tutta la famiglia Schumacher hanno imposto un rigido silenzio sulle cure riabilitative dell'ex pilota. Un silenzio che ha ricevuto molte critiche e duri scontri. Primo fra tutti quello con l'ex manager Willi Weber che da qualche anno chiede pubblicamente che la famiglia del sette volte campione del mondo renda pubblici i risultati della lentissima terapia ("Corinna ha paura della verità"). Anche Rubens Barrichello, nel 2018 ha dovuto accettare il secco rifiuto da parte di Corinna Betsch in Schumacher di poter incontrare il suo ex compagno in Ferrari.
Jordan: "Corinna è prigioniera da 10 anni"
Oggi anche Eddie Jordan, l'uomo che con la sua scuderia ha fatto esordire Schumacher in Formula Uno (nel 1991 per sostituire Bertrand Gachot finito in carcere), non usa parole dolci per "Frau Corinna". "Mick e Corinna stanno vivendo la situazione più orribile - ha detto Jorda a The Sun -. Sono passati quasi dieci anni e Corinna non è stata in grado di andare a una festa, a pranzo o qualche altro evento". "E' come una prigioniera perché tutti vorrebbero parlarle di Michael, mentre lei non ha bisogno di ricordarselo ogni minuto", ha aggiunto il manager irlandese.
