La famiglia Schumacher contro i giudici: tre anni per la tentata estorsione sono pochi
Corinna Betsch porta avanti la battaglia in difesa della privacy e attacca l'ex bodyguard: "Ha abusato della nostra fiducia". Ora il ricorso in appello

Yilmaz Tozturkan è stato condannato a tre anni per la tentata estorsione alla famiglia di Michael Schumacher. Con lui sono stati condannati per complicità anche suo figlio, Daniel Lins, e Markus Fritsche, un ex membro della sicurezza dell'ex campione della Ferrari e di Formula Uno. Ma secondo Corinna Betsch e i familiari di "Schumi", la condanna è stata troppo lieve e per questo motivo hanno deciso di ricorrere in appello dopo la sentenza del processo celebrato a Wuppertal.
Il ricatto di quindici milioni di euro
I tre uomini avevano messo insieme un vero e proprio archivio di materiale sensibile come alcune foto dell'incidente sugli sci avvenuto il 29 dicembre 2013 a Meribel sulle Alpi francesi. E poi le cartelle cliniche di Schumacher, oltre a novecento foto e circa seicento video. I tre avevano poi ricattato la famiglia, che avrebbe dovuto pagare quindici milioni di euro per evitare la pubblicazione del materiale sulla cosiddetta darknet.
Il bodyguard "ha abusato della nostra fiducia"
In particolare "Frau Corinna", che da sempre difende la privacy sulle condizioni di salute del marito, sarebbe furiosa per il ruolo avuto dall' ex membro della sicurezza di Schumacher il quale avrebbe trafugato video e fotografie. Fritsche avrebbe tradito la famiglia Schumacher attraverso l' "enorme abuso della fiducia" che proprio la famiglia aveva riposto in lui. All'uomo è stata sospesa la pena con la condizionale.