Willi Weber: "Corinna mi ha allontanato da Schumacher, ma ora vi racconto tutta la verità"
L'ex manager racconta la sua storia con il campione di F1: "Michael era ed è il mio migliore amico. Per la moglie sono solo uno pneumatico consumato"

"Tu sei Michael Schumacher?". "Sì, sì. Sono io. Sono Michael Schumacher", risponde il ragazzino. Inizia così una delle più grandi favole della Formula Uno, sicuramente la più grande storia di motori in Germania. I protagonisti sono l'ambizioso manager "Willi" Weber e un giovane pilota che qualche tempo dopo diventerà il più vincente campione nella storia della Formula Uno (record di sette titoli Mondiali eguagliato recentemente da Lewis Hamilton).
"Sembra la principessa Diana con una messa in piega mal riuscita"
Ma quel primo incontro non è da favola. Schumi è irritato per la domanda, "Willi" pensa: "Si potrebbe scambiarlo per una principessa Diana con una messa in piega mal riuscita. E quei baffetti...". In realtà, allora, "eravamo uno sbarbatello di Kerpen e un ristoratore di Ratisbona ma insieme siamo diventati il team di Formula 1 più strepitoso del mondo", scrive Weber nel suo libro Benzina nel sangue (Rizzoli Libri, 2022).
"La mia droga è sempre stato il successo"
Ma Wilhelm Friedrich Weber, per il Grande Circus semplicemente "Willi", sveste i panni di "der Manager von Michael Schumacher" e premette che il suo "non è un libro su Schumi". Il manager si prende tutta la carta e l'inchiostro a disposizione per raccontare la sua storia personale in una autobiografia che mescola giudizi al vetriolo ("in questo libro do una mano a un paio di cretini a ottenere un pizzico di celebrità") e filosofia di vita ("il denaro non è mai stato la mia motivazione. La mia droga è sempre stato il successo" oppure "il successo ha molti padri, il fallimento è orfano"). "Sono un fragile sessantoenne, e tutt’altro che saggio" aggiunge Weber in questa storia fatta di mille storie (personali e lavorative).
"Michael era ed è il mio migliore amico"
Ma ovviamente Weber sa bene che il lettore è più interessato agli anni vissuti al fianco di Schumacher piuttosto che alle avventure di un ex titolare di un concessionario d’auto o del gestore di un locale dove si servono birra e gli stinchi di maiale. "Michael era ed è il mio migliore amico. Con lui ho vissuto il periodo più bello e più intenso della mia vita", ribadisce con forza "Willi". E poi rivendica il fatto di aver scoperto "Schumi" ed essere stato l'unico a "investire un milione e mezzo di marchi in una carriera che doveva ancora dimostrare di essere tale".
"Corinna è come la cometa di Halley"
Dopo il terribile incidente di sci sulle Alpi francesi, datato 29 dicembre 2013, a Weber è stato impedito dalla moglie di Schumacher, Corinna, di poter vedere l'ex campione. Weber coglie l'occasione per raccontare il suo rapporto difficile con "Frau Corinna" che definisce come "la cometa di Halley" perché a sua comparsa è accompagnata da varie profezie sulla fine del mondo. "Non tardiamo a renderci conto che non abbiamo sempre la stessa opinione su ciò di cui Michael ha bisogno o che è bene per lui. Abbiamo idee a dir poco divergenti", ribadisce Weber.
"Sono solamente uno pneumatico consumato"
Un rapporto difficile che raggiunge il culmine dopo l'incidente di Schumi. Weber prova a chiamare Corinna, ma la moglie non risponderà mai. "Fino a oggi: nessuna telefonata, nessuna lettera. In quel giorno di dolore travolgente mi cancella dalla sua vita. Perché, dopo tutti questi anni sono solamente uno pneumatico consumato che per sua moglie non vale più niente? Perché non posso fare visita a Schumacher?", scrive con amarezza.
"Mister 20%" o "capro espiatorio" della F1
"Willi" Weber è stato soprannominato "Mister 20%" per il suo modo di gestire le trattative, ma lui si è sempre considerato un "capro espiatorio" della F1. Come nel caso della trattativa per portare Ross Brawn dalla Benetton alla Ferrari, perché la Ferrari e Todt e non potevano esporsi.