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"Queste cose determinano il mio futuro, così non continuo": Verstappen minaccia il ritiro

L'olandese attacca la FIA dopo la condanna a "svolgere lavori di pubblica utilità" per una parola volgare. "La Formula Uno continuerà anche senza di me. Per me smettere non è un problema"

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Max Verstappen a Singapore (Ansa)
Max Verstappen a Singapore (Ansa)

E' in testa alla classifica del Mondiale e punta al quarto titolo consecutivo, ma minaccia il ritiro dalla Formula Uno. Max Verstappen è deluso e arrabbiato dopo il Gp di Singapore nonostante l'ottimo secondo posto in una gara dominata da Lando Norris (pole position e vittoria per l'inglese della McLaren). Mancano sei gran premi (si chiude l'8 dicembre con il Gp di Abu Dhabi) e ci sono tre gare sprint ancora da disputare, l'olandese campione del mondo ha un vantaggio di 52 punti (Verstappen 331 punti e Norris 279). La prossima gara si svolgerà il 20 ottobre ad Austin, negli Stati Uniti e l'olandese è chiaro: "dobbiamo migliorare".

La polemica contro la FIA

Ma nel Gp di Singapore ci sono stati problemi nella stagione non facile della Red Bull. Tutta colpa della linea dura adottata dalla FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile) contro Verstappen per la parolaccia in conferenza stampa. Una semplice multa? No, l'olandese è stato condannato "svolgere lavori di pubblica utilità". E Verstappen ha attaccato: ”Non ho mai avuto un brutto rapporto con la Fia. Quest'anno ho anche fatto volontariato con gli steward junior ... Se mi chiedevano qualcosa, dicevo sempre: 'ok, va bene'. E poi vengo trattato così? Semplicemente non funziona così". "Queste cose determinano anche il mio futuro - ha aggiunto l’olandese della Red Bull -. Quando non puoi più essere te stesso e devi affrontare queste cose stupide. Sono in una fase della mia carriera in cui non vorrei più preoccuparmi di tutte queste cose. È solo molto stancante. Ovviamente è bello avere successo e vincere gare, ma quando hai già ottenuto tutto ciò, quindi quando hai vinto gare e Mondiali, allora vuoi solo divertirti. Tutti in questo paddock stanno spingendo al limite. Ma quando devi affrontare tutte queste cose stupide, non è il modo per me di continuare a praticare questo sport".

"Dirò basta e la F1 continuerà senza di me"  

Il pilota olandese non pronuncia la parola "ritiro" ma il concetto è chiaro. "Ad un certo punto dirò basta. Le corse continueranno sicuramente anche senza di me e anche la Formula Uno - ha spiegato Verstappen -. Ma d'altro canto questo vale anche per me, smettere non è un problema". Il campione del mondo rispetterà la sanzione della FIA ma non è pentito: "Non cambierò il mio modo di comportarmi. Se non puoi essere te stesso, allora è meglio non parlare affatto. Nessuno vuole questo perché poi i piloti diventerebbero una specie di robot. Non è così che dovrebbe essere in questo sport".

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