Iannone: ritorna in pista dopo 5 anni e punge Bautista. Ecco la replica della spagnolo
Il pilota abruzzese dopo il Gp in Malesia: "Sono stato 15 secondi più veloce di Bautista". Lo spagnolo: "Meno male che ci sono i tempi..."
Cinque anni di assenza poi il ritorno in pista in Malesia per correre con il team Pertamina VR46 in sostituizione Di Giannantonio. Concluso il Gp di Sepang, Andrea Iannone dopo i ringraziamenti di rito ("Mi ha chiamato Valentino Rossi e ho deciso in mezzo secondo") ha raccontato le difficoltà per il ritorno e ha lanciato una frecciata ad Alvaro Bautista.
"Sono stato 15 secondi più veloce di Bautista"
Iannone, dopo il nono posto nelle Libere, ha chiuso le pre qualifiche con il penultimo tempo e la gara in 17esima posizione: "Fare 19 giri è stato davvero faticoso e già al quinto avevo dolore alle braccia. Praticamente ho corso tutta la gara in modalità sopravvivenza - ha detto l'abruzzese -. Un giro ero lento, poi nell’altro spingevo e così via. L’obiettivo era finire la gara". "Sono stato 15 secondi più veloce di Bautista l’anno scorso con una moto quasi uguale. Inoltre, lui aveva avuto tempo per adattarsi, mentre io ho fatto le valigie e sono venuto qui. Il mio riferimento era Alvaro, non Bagnaia", ha aggiunto Iannone.
La replica: "Meno male che ci sono i tempi..."
Immediata la replica dello spagnolo, campione della Superbike nel 2022 e nel 2023. Bautista su X ha scritto: "Madre mia, meno male che ci sono i tempi che possono essere messi a confronto - ha scritto Bautista -. In realtà ha girato due minuti più veloce di me, ma con un giro in meno. Se togliamo un giro anche a me risulta che sono stato più veloce di tre secondi rispetto a Iannone ed ero pure infortunato".
Ritorno in MotoGp? "Non bisogna guardare indietro"
La Malesia è solo il primo passo per tornare definitivamente in MotoGp? Iannone, impegnato in Superbike, è stato chiaro: "Per me è bellissimo provare di nuovo la MotoGp, non l'avrei mai immaginato". Ma non si è sbilanciato sul rientro stabile nelal classe regina: "Non lo so. Perché, onestamente, sto bene in Superbike. Posso ambire a risultati importanti, sono felice. Non bisogna guardare indietro, essere rancorosi: la vita va avanti e dobbiamo essere grati del presente, di quello che è più adatto a noi".