Abodi "Mettere le mani sul calcio? Non scherziamo"

Il Ministro per lo sport e i giovani in merito all'emendamento Mulè ROMA (ITALPRESS) - "Mettere le mani sul calcio? Non scherziamo, vogliamo solo dare una risposta di sistema. Ho ripreso in mano i lavori fatti dai governi che si sono succeduti negli ultimi vent'anni: colori politici diversi, indagini approfondite e sempre volte a dare un indirizzo di insieme all'intero movimento. Noi ci inseriamo in questo contesto, ma vogliamo produrre effetti positivi e in tempi brevi. Non c'è più tempo per il "Gattopardo'". Così il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi in un'intervista a "La Stampa".
L'emendamento Mulè, ha precisato ancora Abodi, "è stato approvato dopo una sua significativa riformulazione che ha, di fatto, messo a tacere gli oppositori: stabilire, nell'autonomia della Figc, che alla Lega di Serie A siano riconosciuti un peso politico e una rappresentanza superiori all'attuale 12 per cento e ai tre membri all'interno del consiglio federale è affermare un criterio di equità e buonsenso. Se ne parla da tre lustri, discutendo, senza approdo, di un riconoscimento a chi contribuisce al benessere del resto del sistema con 130 milioni di euro all'anno di mutualità, versando allo Stato 1 miliardo e 200 milioni di euro di tasse, delle quali un terzo tornano allo sport attraverso il finanziamento pubblico". Abodi, infine, è tornato sul tema dello ius soli sportivo "che va affrontato, anche se io non ritengo prioritarie le implicazioni agonistiche. Lo sport è inclusione, coesione ed educazione, un percorso positivo alimentato da passione e impegno, che offre anche l'opportunità di scrivere belle storie come quella di Yamal", ha concluso riferendosi al diciassettenne calciatore spagnolo. - Foto Ipa Agency - (ITALPRESS). srp/red 17-Lug-24 09:46 .