Djokovic, numero 1 in gioco: "Un errore togliere i punti a Wimbledon"

Novak Djokovic si regala l'82ma vittoria al Roland Garros per il 35mo compleanno festeggiato domenica. Il serbo, secondo giocatore con più partite vinte a Parigi dietro Rafa Nadal, rimane imbattuto nei primi turni alla Porte d'Auteuil. Numero 1 del mondo per la 371ma settimana, in una sera fredda e umida ha dominato 63 61 60 il numero 99 del mondo, il giapponese Yoshihito Nishioka. Grande appassionato di videogame, all?ATP ha raccontato delle sue sfide a Mario Kart o Super Smash Bros con Kei Nishikori e altri giocatori giapponesi, il mancino ha incassato la 14ma sconfitta contro un Top 10 in sedici incontri.
A Parigi, Djokovic non ha solo l'ambizione di diventare il primo giocatore ad aver vinto ognuno dei quattro Slam almeno tre volte. Mette in gioco anche il suo posto di numero 1 del mondo, che sarà comunque a rischio a Wimbledon considerato che usciranno i 2000 punti della vittoria dell'anno scorso e nessuno potrà guadagnarne in questa edizione.
Già al termine del Roland Garros, come spiega l'ATP, Alexander Zverev e Daniil Medvedev potrebbero prendere il posto di numero 1. Ma la vera data chiave non sarà tanto il 6 giugno, lunedì immediatamente successivo alla conclusione del Roland Garros 2022. Ma il 13 giugno quando scadranno i punti dell'edizione 2021 che si è disputata una settimana dopo in calendario. E' quello il lunedì in cui Djokovic perderà i 2000 punti del titolo di dodici mesi fa.
"Da un punto di vista personale, individuale, non avere la possibilità di difendere 2000 punti a Wimbledon, così come in Australia, ha un impatto molto negativo per me. Ma negli ultimi giorni ho parlato con il presidente dell'ATP, i dirigenti e alcuni dei giocatori nel Players Council. E mi fa piacere che collettivamente i giocatori stanno con l'ATP. Quando qualcuno commette un errore, e un errore c'è stato da parte degli organizzatori di Wimbledon, allora dobbiamo dimostrare che ci saranno delle conseguenze" ha detto dopo la partita.
"Pochi giorni fa - ha aggiunto - ho saputo del documento del Governo inglese destinato all'All England Club. Avevavo diverse opzioni sul tavolo, ma non le hanno discusse con l'ATP o con i singoli giocatori, nemmeno con tennisti e bielorussi per capire se ci fosse un terreno per arrivare a un compromesso. Penso sia stata una decisione sbagliata, non la sostengo in nessun modo".
Secondo Djokovic si sarebbero potute individuare altre strade, diverse soluzioni, invece di "togliere semplicemente i punti e impedire ai giocatori di difendere quelli guadagnati l'anno scorso. Ovviamente è una decisione unica, strana, devo dire. Certo, uno Slam è uno Slam. Wimbledon è il torneo che sognavo di vincere da piccolo, non lo guardo dal punto di vista dei punti o del prize money. Per me Wimbledon è qualcos'altro, ma deve esserci qualche criterio. un certo rispetto reciproco. E' difficile dire cosa è giusto e cosa no. E' la classica situazione in cui qualcuno soffrirà più di altri. Alla fine, tutti perdono".
Visto il divario in classifica, e il rendimento del 2021, per restare numero 1 del mondo al 13 giugno Djokovic deve vincere il titolo e contemporaneamente sperare che Medvedev si sia fermato in semifinale. Il russo, in campo come atleta neutrale, è sicuro di superare Djokovic arrivando in finale. Anche Zverev può diventare numero 1 per la prima volta, infine, ma dovrà contare sulla precoce eliminazione dei due rivali.
Gli scenari però possono ancora cambiare se Zverev, Djokovic o entrambi dovessero chiedere e ottenere wild card per giocare tornei sull'erba nella settimana dal 6 al 13 giugno, quando Medvedev scenderà in campo a 's-Hertogenbosch.
In questa lotta a tre, potrebbe essere decisivo l'eventuale quarto di finale tra Djokovic e Rafa Nadal, che ha dominato l'australiano Jordan Thompson e al secondo turno incontrerà il mancino francese Corentin Moutet, fresco di rimonta sul campione del 2015 Stan Wawrinka. "Quando ero piccolo, Nadal era il mio idolo - ha raccontato -. Imitavo il suo servizio, il suo diritto, tutto... finché non ho deciso di fare quello che funzionava meglio per me. Non nascondo che affrontarlo sarà un gran piacere, ma sono un atleta e mi alleno tutti i giorni per questo genere di match. Andrò in campo per vincere".