Jannik Sinner va veloce, ma il suo prossimo avversario sembra deciso a fare sul serio. Tommy Paul è uno degli americani che stanno riportando in alto il tennis a stelle e strisce dopo un lungo periodo di crisi. E dopo il successo sul canadese Diallo – non senza difficoltà – è già pronto per cercare di creare l'ennesima sorpresa di questo torneo.
“Il match con Diallo è stato strano, per noi in campo e presumo anche per chi guardava. Molti alti e bassi, e nessuno di noi si sentiva davvero sicuro e comodo nello scambio. Abbiamo risposto bene ma potevamo certamente servire meglio. Ad ogni modo sono contento di averla portata a casa. Dovrò cercare di allenarmi bene nel giorno di riposo e migliorare il mio gioco di gambe”.
E adesso, Jannik. “Il tabellone dalla parte opposta si è aperto, con le uscite di Alcaraz e Djokovic. Ma la mia metà proprio no. Gioco contro il numero 1 e sarà durissima, ma sono eccitato all'idea, con la grande chance di giocare sull'Arthur Ashe. Quando abbiamo giocato contro l'ultima volta a Toronto (nel 2023, ndr) ha giocato talmente bene da togliermi la racchetta dalle mani... Proverò a metterlo in difficoltà in qualche modo, ma non sarà semplice. Jannik è il miglior colpitore del circuito, se ti metti a fare match da fondo con lui non ne esci. Dovrò cercare di inventarmi qualcosa di diverso”.
Tra le donne, Aryna Sabalenka sta mostrando un tennis convincente, ma Iga Swiatek non è da meno. E la rivalità per il titolo tra le prime due al mondo si accende ulteriormente.
“All'inizio, quando sono diventata numero 1 – spiega la polacca – non sapevo esattamente cosa aspettarmi ma non lo sapevano nemmeno le mie avversarie. Così ho avuto bisogno di un periodo di assestamento. Nel 2023 avevo grosse aspettative e mi sono messa troppa pressione addosso, mentre nel frattempo le mie avversarie avevano cominciato a conoscermi e a prendere le contromisure al mio tennis. Non so dire se oggi si giochi meglio a tennis rispetto a 20 anni fa, ma certamente per rimanere al vertice devi essere in grado di fare progressi costanti, altrimenti le altre ti superano”.
A New York si è rivista anche Serena Williams, e non è mancato un incontro con l'attuale numero 1: “Ma per fortuna è venuta lei a salutarmi – continua Iga – perché non so se io avrei avuto il coraggio di approcciarla. Lei è sempre una star, malgrado non sia più in campo con noi. Ho avuto l'onore di fare parte del Tour quando lei ancora giocava (ma non si sono mai incrociate in campo, ndr) e anche adesso mantiene quel carisma che aveva prima. In più è molto piacevole chiacchierare con lei, è molto simpatica e positiva. E mi ha detto che tifa per me: sentirlo dire da Serena Williams è qualcosa che fa un certo effetto”.