Prandelli "Inter la più solida, confusione su ruolo Ibra al Milan"
L'ex ct della Nazionale: "La Juve zitta zitta è lì, Garcia è stato delegittimato" ROMA (ITALPRESS) - "In questo momento l'Inter è la squadra più solida, ha una rosa talmente ampia che può gestire i tanti impegni tra campionato e coppe. La Juve zitta zitta è lì, ha la possibilità durante la settimana di preparare meglio le partite, mi sembra che abbiano ricompattato l'ambiente dello spogliatoio". Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale, ospite di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1, dice la sua sul duello Juve-Inter in campionato. Un torneo che al momento non ha Vlahovic tra i suoi protagonisti: "Mi sembra che abbia perso un po' il sorriso, lo vedo un po' triste dalle immagini, poi magari dentro ha il fuoco come ha avuto sempre - spiega Prandelli - L'ho avuto (alla Fiorentina, ndr), è un giocatore che fisicamente deve lavorare molto e se lo fa diventa devastante, perché ha il senso del gol e l'aspetto tecnico. La sua gestione spetta all'allenatore, può essere uno stimolo per poter ricominciare a pensare di avere un titolare inamovibile". Il Milan, fermato a Lecce, sembra in crisi: "E' in una fase di confusione.
Bisogna capire bene quale sarà il ruolo di Ibrahimovic. Penso che Pioli non abbia bisogno di alcun tipo di appoggio, se non persone di personalità come Ibra per condividere con i dirigenti la gestione del gruppo. L'allenatore non può fare tutto. Pioli allena da trent'anni, ha capacità, innovazione ed equilibrio, credo ci sia confusione sul possibile ruolo di Ibra". Sull'utilizzo del Var "Abbiamo esteso troppo il perimetro di applicazione dell'ambito tecnologico, dobbiamo rivedere certe situazioni, tipo quelle dei pestoncini, sono situazioni ridicole. A Lecce il difensore è rimasto a terra un secondo, sono situazioni che fanno arrabbiare un po' tutti. Chi ha giocato a calcio sa che il contatto c'è. Anche sul fuorigioco bisogna arrivare a una chiarezza su tutto. Non possiamo fare a meno del Var, come tutte le cose innovative vanno riviste e ritoccate, soprattutto dai protagonisti". Se Prandelli considera Palladino e Gilardino le grandi promesse della panchina e Italiano ormai una certezza, sulla fine del rapporto tra Garcia e il Napoli, complice la sconfitta casalinga di ieri con l'Empoli, ha le idee chiare: "La gestione è stata sbagliata dall'inizio. Con troppa fretta è stato scelto il nuovo allenatore pensando che il giocattolo fosse perfetto. Ma non è così, è si è capito subito fin dall'inizio. Già un mese e mezzo fa Garcia è stato delegittimato: quando perdi il potere della gestione o dai le dimissioni o accetti l'esonero. Garcia non è stato mai accettato, non è riuscito a entrare nella famiglia Napoli. Poi alla fine c'è il calcio che è imprevedibile: Berisha al 90' salva il risultato, poi si perde la gara e crolla tutto. Bisogna capire qual è stata la gestione del gruppo in questi mesi. I giocatori hanno parecchie responsabilità". Circa la Nazionale, l'ex mister di Parma e Roma sposa la filosofia 'green' di Spalletti: "Non è che un ct aspetta gli ultimi due giorni per fare una convocazione. C'è uno staff che segue la crescita dei nostri giocatori più pronti. L'impatto è forte, ma la strada è questa, bisogna ringiovanire". Immobile non convocato, Scamacca e Raspadori sì: "Non dobbiamo discutere le scelte di un ct. Scamacca e Raspadori hanno fatto vedere ultimamente anche un impatto internazionale, dobbiamo essere fiduciosi. La partita più importante è quella con la Macedonia del Nord - conclude - e i giocatori devono pensare a vincere quella gara, non bisogna fare calcoli". - Foto Image - (ITALPRESS). mc/com 13-Nov-23 09:50 .