Caso Carini, Meloni: "Non era gara alla pari". Salvini e La Russa: vergogna a chi ha dato ok al match. Roccella: "Pagina nera dello sport"
"Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili, non debbano essere ammessi alle gare femminili - ha aggiunto la premier. Il preisdente del Senato: "L'aspetto per abbracciarla"
"Sono anni che cerco di spiegare che alcune tesi portate all'estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne". Lo ha detto da Casa Italia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito del combattimento tra la pugilatrice azzurra Angela Carini e l'algerina iperandrogina Imane Khelif. "Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili, non debbano essere ammessi alle gare femminili - ha aggiunto Meloni - E non perché si voglia discriminare qualcuno, ma per tutelare il diritto delle atlete a poter competere ad armi pari". "Il Cio - ha aggiunto Meloni - cambiò il regolamento nel 2021 su questa materia, noi presentammo una mozione per segnalare le conseguenze che questo poteva avere. E' un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell'atleta algerina, la gara è una gara che già non sembra equa in partenza".
Salvini e La Russa
"Picchia troppo forte, non è giusto". Brava Angela, hai fatto bene! La nostra atleta si è dovuta ritirare contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime per tanti sacrifici andati in fumo. Una scena davvero poco olimpica: vergogna a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari. Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori della RAI. Un abbraccio ad Angela, forza!". Lo scrive sui social il leader della Lega, Matteo Salvini. "Il pianto inconsolabile di Angela ci colpisce ma il suo ritiro le fa onore. L'aspetto in Senato per abbracciarla". A scriverlo su X, sotto la fotografia della pugile Angela Carini in ginocchio a terra, è il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Roccella: "Una pagina nera per le donne e per lo sport"
"Tutta la nostra solidarietà ad Angela Carini, vittima di un'ideologia che colpisce lei e con lei tutte le donne. Oggi è una pagina nera per le donne, è una pagina nera per lo sport, e anche per la verità. Una verità che ancora questa mattina in tanti hanno provato a mascherare, affermando che Imane Khelif sarebbe 'sempre stata donna', in quanto 'intersex'. Anche su questo sarebbe bene fare chiarezza: la persona che oggi ha ingiustamente vinto una competizione che di sportivo non ha avuto nulla, è una persona con cromosomi maschili, con corpo e fisicità maschili". Lo afferma su Facebook la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella.