In pedana col tumore, il malore e la forza di finire la gara: la storia di Nathalie Moellhausen
La spadista italo-brasiliana si è accasciata durante l'assalto contro la canadese Ruien Xiao. Lo staff: "E' salita in pedana come lei aveva sognato e senza aspettative"
Competere con i dolori provocati da un tumore perché alle Olimpiadi non si può rinunciare. E poi salire sulla pedana olimpica del Grand Palais, accasciarsi durante l'assalto e infine riprendere la gara sino alla fine. La storia di Nathalie Moellhausen ha già conquistato Parigi e poco importa se l'avventura olimpica dell'atleta italo-brasiliana si sia conclusa con la sconfitta per mano della sedicenne canadese Ruien Xiao (15-11) e la conseguente eliminazione.
Il ricovero e il tumore benigno al coccige
Solo qualche settimana fa la spadista verdeoro era stata ricoverata in ospedale a causa di un forte dolore alla schiena durante l'ultimo periodo di preparazione. Aveva scoperto di avere un tumore, di natura benigna, al coccige e aveva deciso di allenarsi comunque combattendo il dolore con dosi massicce di morfina.
"In pedana come lei aveva sognato e senza aspettative"
"A causa di un serio problema di salute - aveva comunicato il suo staff - è stata ricoverata d'urgenza in ospedale ed è uscita solo una settimana fa. La sfida per recuperare in tempo per la competizioen olimpica è stata enorme. E' salita in pedana come lei aveva sognato e senza aspettative". Al termine della sfida contro Ruien Xiao è stata subito portata nello stesso ospedale da cui era stata dimessa appena una settimana fa. Ora "O' Guerreira" (come l'hanno soprannominata i brasiliani) sarà operata.
Un oro mondiale con l'Italia e uno con il Brasile
Nathalie è nata a Milano da padre italo-tedesco e madre italo-brasiliana, la stilista Valeria Ferlini, vive a Parigi ed è allenata dal maestro Daniel Levavasseur. Ha difeso i colori dell'Italia poi e grazie alla doppia cittadinanza ha scelto il Brasile. Ha vinto un oro mondiale con l'Italia nel 2009 e un altro con il Brasile dieci anni dopo. E ha partecipato a quattro Giochi Olimpici (1 con gli azzurri, 3 con i verdeoro).