Non è un'Olimpiade per vecchi: storie bellissime e imprese mancate per Jimenez e Lian
Gli atleti più anziani hanno lasciato i Giochi dopo solo 6 giorni. Il cavaliere spagnolo farà l'allenatore, la pongista lussemburghese gestirà un albergo insieme al marito Tommy
Juan Antonio Jimenez Cobo ha 65 anni e ha atteso vent'anni per presentarsi nuovamente alle Olimpiadi. Ni Xia Lian, 61 anni, invece è una habitué: con "Parigi 2024" è arrivata a quota 6 nel suo curriculum sportivo dei Giochi. Lo spagnolo e la lussemburghese sono arrivati a fine luglio in Francia con il titolo di "atleti più anziani" di questa edizione dei Giochi e sono andati via senza vincere nulla. Jimenez si è presentato con Euclides Mor, uno dei suoi quattro cavalli da competizione, e il vanto di essere l'atleta spagnolo più anziano ad aver mai preso parte alle Olimpiadi. Ni Xia Lian amorevolmente chiamata "Auntie Ni" (la "Zia Ni") invece si è presentata con lo svedese Tommy Danielsson, che è suo marito oltre che suo allenatore. A lei, la giocatrice di tennis da tavolo più anziana della storia, l'onore di portare la bandiera del Lussemburgo, la sua nazione d'adozione.
Il flop di Don Juan, l'abbraccio "reale" per "Zia Ni"
I due atleti più anziani hanno lasciato i Giochi dopo sei giorni. Il cavaliere spagnolo si è piazzato all'ultimo posto del gruppo D nelle qualificazioni dell'individuale di Dressage. La pongista lussemburghese è stata eliminata dalla numero uno del mondo, la cinese Sun Yingsha, ma è stata salutata da un'ovazione del pubblico e l'abbraccio del "Grand Duke" Enrico di Lussemburgo. Ma la "Zia Ni" l'impresa l'aveva già fatta battendo la 31enne turca Sibel Altinkaya e diventando l'atleta più anziana a vincere una partita di ping pong nella storia delle Olimpiadi.
"Vivi fino alla vecchiaia, impara fino alla vecchiaia"
Ni Xia Lian, nata a Shangai il 4 luglio 1963, avrebbe preferito dare una lezione sportiva anche alla campionessa Sun Yingsha che ha 38 anni meno di lei e nove anni meno di suo figlio. L'impresa non è riuscita, ma poco importa all'ex campionessa del mondo 1983, che dal 1991 gareggia per il Lussemburgo. Cosa farà ora la "Zia Ni"? Si dedicherà a gestire un albergo insieme al marito Tommy. Era arrivata a Parigi dicendo: "So di non essere la più giovane, ma oggi sono più giovane di domani... Finché hai dei traguardi da raggiungere, l'età non è un ostacolo". E ha lasciato i Giochi con un altro motto cinese: "Vivi fino alla vecchiaia, impara fino alla vecchiaia".
"Bellezza e arte nella prestazione di un cavaliere"
Diversa filosofia e un futuro in continuità con la sua carriera sportiva per Juan Antonio Jimenez Cobo. Archiviate tre Olimpiadi (2000, 2004 e 2024) con una medaglia d'argento in bacheca conquistata a "Sydney 2000", il cavaliere spagnolo ora si dedicherà ad allenare nel suo centro di equitazione (Centro de Doma Clásica Juan Antonio Jiménez) a Torrejón de Ardoz vicino a Madrid. Un unico obiettivo: formare cavalieri e preparare per le competizioni nazionali e internazionali di dressage. La ricetta di Don Juan è semplice: "Le cose più importanti per un cavaliere sono la comunicazione e la fiducia con il suo cavallo". "Vanno costruite giorno dopo giorno e sono la base per una preparazione corretta e sana - ha detto al sito specializzato Eurodressage.com -. Il vostro cavallo deve ascoltarvi e lavorare con e per voi, liberamente. A quel punto nella prestazione del cavaliere entrano in gioco la vera bellezza e l'arte".