Novak Djokovic sarà al via dell'ATP 500 di Dubai, in programma la prossima settimana, che sarà trasmesso su SuperTennis e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel. Nole ha trionfato cinque volte al Dubai Duty Free Tennis Championships, questo il nome ufficiale del torneo. Il serbo è il secondo campione più titolato nell'albo d'oro dell'ATP 500 dietro a Roger Federer che a Dubai ha vinto otto volte. Djokovic condivide comunque con lo svizzero il primato per il maggior numero di successi consecutivi (tre), il primo dei quali celebrato nel 2009, la prima edizione del torneo da ATP 500.
Inaugurato nel 1993 e vinto nella prima edizione dall'allora numero 23 del mondo Karel Novácek, nel corso della sua storia il torneo vanta un albo d'oro di prestigio. Oltre a Federer e Djokovic, qui si sono imposti altri ex numeri 1 del mondo come Thomas Muster, Juan Carlos Ferrero, Andy Roddick, Rafael Nadal e Andy Murray.
Djokovic ha confermato la sua presenza nel torneo della prossima settimana nel corso di una conferenza stampa che ha indetto a Belgrado. Sicuro di restare numero 1 del mondo anche la prossima settimana, sarà la numero 378 in carriera e gli permetterà di staccare il record assoluto di Steffi Graf, il serbo ha parlato soprattutto della sua richiesta di essere in tabellone a Indian Wells e Miami.
Ad oggi Djokovic è ancora nella lista degli iscritti ma non potrebbe giocare perché il governo USA ha mantenuto l'obbligo per i viaggiatori stranieri in arrivo di dimostrare la completa vaccinazione contro il COVID-19 per poter mettere piede negli Stati Uniti fino all'11 maggio. Vaccinazione a cui Djokovic non si è mai sottoposto. Tuttavia la conferenza stampa, che lo stesso Nole ha convocato, si è concluso con molto rumore per nulla.
Djokovic, piani incerti dopo Dubai
"Dopo Dubai, i miei piani dipendono dalla decisione degli Stati Uniti non da me. Sto ancora aspettando una risposta, spero sia positiva" ha detto Djokovic che, come anticipato nelle scorse settimane da suo fratello, ha inviato la documentazione richiesta per ottenere un permesso speciale.
"L'anno scorso ho saltato Indian Wells, Miami e lo US Open, spero non succeda di nuovo - ha concluso Djokovic -. E' tutto quello che posso fare, la mia posizione rimane sempre la stessa. Comunque lo US Open è ancora lontano, spero di poterci essere, è uno dei quattro tornei più importanti nel nostro sport. Lì nella finale del 2021 che ho perso contro Daniil Medvedev ho ricevuto un sostegno meraviglioso, ho sperimentato qualcosa che non avevo mai provato prima".