Cosa sta succedendo a Novak Djokovic? Un inizio stagione deludente quello del serbo, nonostante una semifinale all’Australian Open. In un’intervista a Blick Heinz Gunthardt - ex ottimo giocatore degli anni Ottanta (con un “best” di n.22 ATP), coach di Steffi Graf nell’ultimo segmento di carriera della tedesca e capitano del team rossocrociato campione di BJK Cup 2022 - ha analizzato la situazione attuale di Nole.
“Giocare così poco diventa un vero e proprio handicap - ha detto -. La fiducia e l'automatismo derivano anche dal ritmo delle partite. E nel tennis di alto livello, pochi centimetri di ritardo possono cambiare tutto. Con l'avanzare dell'età, bisogna allenarsi in modo più efficiente. La concentrazione quotidiana diventa essenziale. Quando ho seguito Steffi, ci allenavamo meno spesso, ma ogni minuto contava. Bisogna allenarsi il più possibile”.
Djokovic, che non vince un titolo da 15 mesi (Giochi Olimpici di Parigi), sta diventando il più grande avversario di sé stesso. E l’aura di invincibilità sta svanendo: la “concorrenza” ha capito che è più vulnerabile che mai. Nel 2024 ha chiuso la stagione senza un titolo nell'ATP Tour ma con la medaglia d'oro olimpica. Q
uest'anno la sua motivazione nei tornei è ancora un'incognita: per quanto riguarda gli Slam (il è il recordman con 24 titoli di singolare), rimane una minaccia ma negli ultimi cinque Jannik Sinner (23 anni) e Carlos Alcaraz (21 anni) gli hanno rubato la scena.
Riuscirà Djokovic a riprendersi? Solo lui ha la risposta. Ma se dovesse rinascere, nessuno sarebbe davvero sorpreso.
