Nostalgia canaglia, cantavano Al Bano e Romina. Chissà se conosce il brano Kevin Anderson, appena rientrato nel circuito Atp nel torneo di Newport dopo che aveva detto basta un anno fa. “Ho dato il meglio di me”, aveva dichiarato il sudafricano nel maggio 2022, lasciando intendere di non avere rimpianti. Oggi, a essere determinanti per la marcia indietro, sono state le conversazioni con Roger Federer, definito “fondamentale per il mio rientro” proprio da Kevin. Anderson è solo l’ultimo giocatore di una lunga serie, fra quelli che tornano nel circuito dopo aver messo la parola fine sulla carriera da tennista.
Per chiedere conferme di quanto sia difficile lasciare il tennis, basta farsi un giro a casa di Andy Murray, uno che praticamente era stato dichiarato inabile a proseguire la sua carriera. Le operazioni e la protesi all’anca lo avevano fatto uscire dalla classifica Atp, ma lo scozzese (testardo da sempre) continua ancora a girare per i campi del circuito. “I play tennis”, scrive Murray sui propri account social. Difficile pensare che possa fare altro.
Massacrato dagli infortuni, prima al polso e poi al ginocchio, Juan Martìn Del Potro è universalmente riconosciuto come il tennista più sfortunato dell’ultimo ventennio. L’argentino, che si è sottoposto a una serie infinita di interventi chirurgici, continua a dire di avere un conto aperto con gli Us Open (unico Slam vinto nel lontano 2009) e di voler provare a rientrare proprio in questa edizione. Difficile lasciare per un tennista che è stato ed è ancora l’orgoglio del suo Paese.
Se nel maschile sono diversi i dietrofront, c’è ancora più carne al fuoco nel tennis femminile. In fondo tutto è riassunto nella frase di Serena Williams, una che ha fatto qualsiasi cosa in questo mondo, che non è ancora riuscita ad accettare che il suo tempo nel tennis giocato sia finito. “Non ho mai pronunciato la parola ritiro, alla mia età è difficile accettare una cosa simile”, ha sempre dichiarato la campionessa americana.
Recentemente ha fatto notizia l’annuncio del rientro di Caroline Wozniacki nel 1000 di Montreal: la danese, ex numero 1 del mondo, si era ritirata 3 anni e mezzo fa per un’artrite reumatoide. Capace di vincere 30 tornei in carriera, per anni Caroline non ha toccato una pallina mentre diventava mamma di due splendidi bambini. Per molti il suo rientro potrebbe essere un flop, ma il tennis femminile è abituato a entrate e uscite dal circuito.
Sicuramente fra i rientri top, nell’ultimo anno, c’è quello di Elina Svitolina. La tennista ucraina, attiva più di ogni altro nel pronunciarsi contro la guerra della Russia al suo Paese, è rientrata 6 mesi dopo il parto e lo ha fatto in grande stile, tornando subito competitiva. L’unica che non sembra avere rimpianti è Ash Barty, che dopo il suo ritiro choc da numero 1 del mondo a 25 anni, oggi è appena diventata mamma ed è lontana dal tennis. Ma come diceva un altro brano indimenticabile… “Non escludo il ritorno”.