"Bevevo fino a svenire": il dramma di Cicinho e la voglia di rinascita con i dilettanti
Dopo i problemi con l'alcol che hanno condizionato una carriera molto promettente, l'ex romanista riparte dalla Brasiliense, squadra di Serie D brasiliana

La Seleçao, il Real Madrid e poi la Roma. Quando nel 2007 Cicinho arrivò in Italia per vestire la maglia giallorossa era una stella di primissimo livello del panorama calcistico internazionale. "Raggiunto un accordo con il Real Madrid per De Cesare Cicero Joao, a fronte del riconoscimento di un corrispettivo di 9 milioni di euro", annunciò la Roma. Mentre la Gazzetta dello Sport definì l'acquisto del brasiliano "un vero e proprio affare visti i prezzi di mercato dei difensori in questa estate milionaria".
"Bevevo fino a cadere a terra"
Quello che forse nessuno sapeva era che il giocatore aveva una dipendenza fortissima dall'alcol. Aveva iniziato a bere molto prima dell'arrivo a Madrid e avrebbe proseguito a Roma mandando in fumo una carriera molto promettente. "Ero un alcolizzato perché non ero in grado di bere solo una birra. Bevevo fino a cadere a terra - ha dichiarato il brasiliano -. Quando arrivai al Real Madrid, la cosa mi sfuggì di mano. Bevevo tanto, ma non solo di notte. Mi pento di tutto ciò che ho fatto e non lo consiglierei a nessuno. Queste cose non curano alcuna depressione. Anzi si corre il rischio di diventare più depressi".
"Dopo 14 caipirinhe e 18 birre ho visto Gesù"
Il brasiliano aveva parlato più volte dei suoi demoni legati all'alcol. "Meno giocavo e più bevevo. Ma non solo un bicchiere o due, bevevo fino a crollare in terra. Una volta dopo 14 caipirinhe e 18 birre ho visto Gesù Cristo", dichiarò nel 2016 a Espn Brasil quando stava giocando squadra turca dello Sivasspor. Alcolizzato quindi, anche ai tempi della Roma dove giocò a più riprese sino al 2012. "Andavo a Trigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato - raccontò durante la trasmissione Esporte Fantastico nel 2012 -. E allora quando arrivavo a casa bevevo molto e fumavo. A casa avevo casse di birra e altri tipi di alcool, bevevo da solo o insieme a falsi amici. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo e non riuscivo a fermarmi. Non ho preso la droga solo perchè sapevo che c'erano i controlli anti-doping", le parole del difensore .
Il nuovo contratto con la Brasiliense: "Vorrei fare la storia del club"
Oggi Cicinho ha 37 anni e vuole tornare sui campi di gioco. Riparte dalla Serie D brasiliana ed esattamente dal Brasiliense. Svincolato dal 2016 (il suo ultimo club è stato il Sivasspor), il laterale brasiliano ha firmato un contratto fino al 2018 dopo una trattativa, viene precisato, durata due mesi. "Non ho semplicemente firmato un contratto per giocare - le parole del giocatore -. Vorrei fare la storia del club e aiutarlo a crescere. Spero, inoltre, di non deludere l'aspettativa che si è creata intorno a me".