"Mi vergogno di averti scelto": il duro confronto tra Giuntoli e Motta. Poi l'esonero
Emergono i retroscena sulla scelta della Juve di cacciare Motta: nessuna reazione dopo la sconfitta di Firenze, spogliatoio contro e tifoseria furiosa. Il saluto dell'allenatore: "Momenti intensi, ringrazio club e giocatori"
Un duro confronto con Giuntoli e Scanavino, poi il via libera di John Elkann e infine l'esonero. "La Juve comunica di aver sollevato Thiago Motta dall'incarico di allenatore della prima squadra", recita il comunicato che segna la fine dell'avventura in bianconero del tecnico italo-brasiliano. Sulla panchina arriva Igor Tudor, ma è la cacciata di Motta a far discutere. Contestato dai tifosi (#MottaOut era uno degli hashtag più usati sui social) e poco amato dai suoi giocatori, la gara con il Genoa era stata indicata come l'ultima occasione per salvare il posto, ma la situazione è precipitata.
Il duro incontro con Giuntoli e Scanavino
Ma che cosa è successo? Dopo le sconfitte con Atalanta e Fiorentina, l'allenatore ha avuto un incontro con il Managing Director Football, Cristiano Giuntoli e l’amministratore delegato, Maurizio Scanavino. Secondo alcune indiscrezioni, l'esonero non era all'ordine del giorno anche e soprattutto per ragioni economiche dato che l'ex Bologna aveva firmato un contratto di tre stagioni fino al 2027 con un ingaggio di circa 3,5 milioni all'anno più bonus. Priorità alla spending review, divieto di gettare via 14 milioni lordi in due anni e parola d'ordine di Giuntoli: "da questa situazione si esce tutti insieme".
Giuntoli a Motta: "Mi vergogno di averti scelto"
Ma poi, secondo quanto riportato da Tuttosport, sarebbero "volate parole grosse da parte di uno spazientito Giuntoli, speranzoso divedere una qualche reazione nel tecnico che ha scelto". In questo contesto sarebbe arrivate le dure parole del manager: "Mi vergogno di averti scelto". La frase non è stata confermata, ma l'incontro non si è concluso in modo sereno. A quel punto i due dirigenti avrebbero informato la proprietà, ovvero John Elkann, ipotizzando il benservito all'ex Bologna e a tutto il suo staff per salvare l'annata con la qualificazione in Champions League.
Il saluto di Thiago Motta: "Momenti intensi, ringrazio club e giocatori"
Motta intanto ha mandato il suo messaggio d'addio alla Juve. "Ho vissuto momenti intensi, affrontati sempre con massima determinazione e volontà di migliorare ogni giorno - ha scritto il tecnico -. Ringrazio la proprietà per avermi dato la possibilità di fare parte di questo grande club, la dirigenza e tutte le persone del club che mi hanno sostenuto nel lavoro quotidiano, i giocatori per l'impegno profuso fin dal primo giorno insieme. Auguro ai tifosi e alla Juventus il meglio per il futuro". Per Thiago Motta un bilancio poco positivo. Fuori dalla Champions League per mano del modesto Psv, eliminata dalla Coppa Italia dall'Empoli e appena 18 vittorie in 42 partite tra tutte le competizioni. Una media complessiva di 1,67 punti a gara e addirittura sedici pareggi, con otto sconfitte a completare il bilancio. Alla fine il rischio di non raggiungere la zona Champions (la Juve è attualmente quinta in campionato) e perdere 100 milioni di euro ha condannato il tecnico italo-brasiliano.
